La nuova destinazione d’uso dell’opera è l’occasione per colmare questa distanza senza però stravolgere gli elementi cardine del progetto originale, ovvero la riconoscibilità per forma e i particolari costruttivi.
La soluzione immagina il complesso come uno schema polifunzionale di spazi ricompresi in un involucro leggero, un tessuto, in cui si intrecciano potenzialità e sistemi di relazione che si sviluppano con il resto della città. La trama della tela rivela la connessione tra le relazioni che compongono l’intera operazione, dando così vita al polo culturale del Rondò dei talenti.
Il rivestimento non vuole nascondere la lettura originaria di facciata, ma al contrario mira a riproporre la scansione, rileggendola con una nuova orditura, senza negare la vista dell’esistente con le sue singolarità.
L’involucro in tele metalliche traforate avvolge e racchiude l’organismo edilizio attuale senza celarlo, rappresentando di fatto una seconda pelle che lo abbraccia esaltandone la forma e il movimento e, al tempo stesso, lo svela aprendosi al contesto circostante.
Il nuovo rivestimento della facciata è stato studiato in modo da non incrementare eccessivamente né i carichi gravitazionali, né le azioni orizzontali da vento e sismiche sulle strutture portanti esistenti, difatti le tele metalliche sono leggere e hanno una percentuale di foratura del 56%. Le tele sono modulate su fasce verticali colorate alternativamente di azzurro e giallo, con la stessa andatura e frequenza dei moduli in cemento esistenti e, grazie alla loro tessitura e composizione, consentono di raggiungere un buon livello di isolamento termico della facciata, proteggendola dal deterioramento ad opera dei raggi UV e dello smog.
L’edificio è un contenitore di attività, in relazione ai luoghi fisici che lo compongono. Il “Giardino delle Idee”, situato all’esterno dell’edificio, è lo spazio di relazione con la città di Cuneo che svolge il ruolo di attrattore; entrando nell’edificio si attraversa la “Piazza dei talenti”, un luogo di incontro intergenerazionale e multifunzionale; salendo ai piani primo e secondo troviamo la “Città dei talenti”, fulcro dell’intera operazione, incubatore di energie e sviluppatore di capacità; infine si raggiunge l’ultimo luogo, la “Terrazza dei sogni”, che, con uno sguardo rivolto al futuro, rappresenta il trampolino di lancio per i talenti.

LUOGO: CUNEO (CN) ITALIA
ANNO: 2019
PROGETTO: arch. Andrea Marchi + arch Camilla Meciani
+ ing. Martina Rossi + arch. Roberto Picchianti + geom. Matteo Pastorelli
TIPO: CONCORSO